Installazione – barattoli di vetro e stampa digitale su cartoncino colorato – misure variabili
L’opera è un’evoluzione dell’idea di barattolo come “opera-merce” che si offre al pubblico. Qui il concetto è esteso a creare un dualismo e un gioco di rimando sull’iconologia di una “conserva” che diventa non soltanto nutrimento per il corpo ma anche per la mente. In questo caso sono delle “piccole pillole” estratte da vari autori del ‘900, partendo da Walter Benjamin si toccano vari saggisti, ad esempio Nicolas Bourriaud, e si conclude con Angela Vettese. Il lavoro è inteso a comporre un condensato di nozioni, quasi tascabili, per un giovane artista che si appresta alle dinamiche dell’arte contemporanea. Comunque, non solo per un addetto ai lavori, la conserva diventa una micro visione generale sui concetti del contemporaneo aperta alla libera consultazione. E’ composta da due parti essenziali: una fila di sette barattoli tutti diversi, più grandi e aperti, contenenti in formato A4 i testi per la consultazione che poi vanno riposti nel proprio barattolo; e un corpo di settanta barattoli tutti uguali, più piccoli e chiusi, contenenti più copie degli stessi testi in consultazione ma in formato A5, che variano in disposizione e in numero a seconda dell’esigenza installativa. La scelta della piegatura ad areoplanino ricalca l’idea di un testo “utile per viaggiare” in questo caso con la mente.